venerdì 13 giugno 2014

Indice dei post

Indice dei post, in ordine tematico:

Il romanzo Albertine Scomparsa si svolge principalmente nell'abitazione di Marcel e sullo sfondo vi sono Parigi, altre città francesi, e Venezia. Il lessico tecnologico presente quindi è principalmente quello dei mezzi di trasporto, che hanno accompagnato i numerosi viaggi del narratore con Albertine. Anche l'ambiente abitativo è ricco di elementi tecnologici, poichè iniziano ad esserci i primi dispositivi che semplificano e migliorano la vita quotidiana.

Il contesto:
La presentazione 
L'affare Dreyfus
L'abbecedario
A Venezia: le lavoranti del vetro e del merletto

I mezzi di trasporto:
La bicicletta
Le carrozze
La gondola
Il dirigibile 
Yacht e Rolls Royce
Yacht e Rolls Royce 2
Il fiacre e il tram

La comunicazione:
I telegrammi
I telegrammi e il telefono
I fili del telefono
La stampa

La tecnologia nelle case:
I fornelli
Gli ascensori
La pianola
Il calorifero
Il campanello

Varie:
La meridiana
I conduttori
L'illuminazione artificiale
La stazione

A come... abbecedario. Il lessico in Albertine scomparsa.

A come...Albertine
B come...Balbec
C come...Carrozze
D come...Dreyfus
E come...Elysées
F come... Ferrovia
G come...Gondola
H come...Hotel (di Balbec)
I come...Illuminazione
L come...Lampada
M come...Meridiana
N come...Nobiltà
O come...Oblio
P come...Pianola
Q come...Quai (d'Orsay)
R come...Rolls Royce
S come...Stazione
T come... Telegrafo
U come...Ultimatum
V come...Vettura
Z come...Zoccoli

venerdì 30 maggio 2014

In cucina

"Sopra la livida, brumosa luce del giorno, il cielo, che era rosa come lo sono a quell'ora nelle cucine i fornelli appena accesi..."

Marcel PROUST, Albertine scomparsa (La fuggitiva) , Capitolo 2

La bicicletta

"Come era potuta apparirmi morta se adesso, per pensare a lei, avevo a disposizione le stesse immagini che rivedevo, ora l'una ora l'altra, quando era viva: svelta e china sulla ruota mitologica della sua bicicletta.."

"... si fosse spinta più volte in bicicletta fino alla terza..."

Marcel PROUST, Albertine scomparsa (La fuggitiva) , Capitolo 1

La bicicletta, nata in Francia e figlia del velocipede, iniziò ad avere successo e a essere un bene di consumo quando le nuove tecniche permisero di sostituire i pesanti telai d'acciao con un tubolare metallico cavo. Per lo sviluppo della bicicletta fu essenziale anche l'industria dello pneumatico: le ruote rivestite di gomma dotavano il mezzo di trasporto di un maggiore ammortizzamento e ne incrementavano la sicurezza.

Le carrozze, lusso e comodità



"...sino al desiderio di stupire un'orgogliosa cassiera fermandosi davanti a lei, una sera, in una carrozza sontuosa..."
(Capitolo Secondo)

"...l'amico che così poco tempo prima s'era seduto sullo strapuntino della carrozza perchè io stessi più comodo sul fondo"
(Capitolo Quarto)

Sorgente immagine: http://mdsnetwork.altervista.org/viaggi-letterari-cavalli-carrozze-automobili/


sabato 17 maggio 2014

Mezzi di trasporto

"Saint-Loup rifiutò di prendere un fiacre*, e vidi che aveva conservato un biglietto circolare del tram."

Marcel PROUST, Albertine scomparsa (La fuggitiva) , Capitolo 4

 
  *fiacrefàkr› s. m., fr. [dal nome di una rimessa di Parigi, che, prima del 1650, dava a nolo carrozze per il santuario di Saint Fiacre a Meaux e aveva perciò l’insegna del santo eremita]. – Vettura pubblica a cavalli, carrozza da piazza in genere (in Toscana era comune l’adattamento fiàcchere, altrove fiàcher e forme simili). 
da : Vocabolario Treccani


lunedì 12 maggio 2014

Le "piccole operaie" degli inizi del 900

" Ci trovavo più facilmente, infatti, quelle donne del popolo, fiammiferaie, infilatrici di perle, lavoranti del vetro o del merletto, piccole operaie dai grandi scialli neri a frange."

Marcel PROUST, Albertine scomparsa (La fuggitiva) , Capitolo 3

In questo passo del capitolo "Il soggiorno a Venezia" Marcel Proust descrive le principali occupazioni e i lavori delle donne del popolo, comunicando al lettore quelle che di fatto sono tra le più note attività manifatturiere della laguna di Venezia. Infatti vi è accenno alle perle e alla manipolazione del vetro: l'isola di Murano è nota internazionalmente come la "patria" della lavorazione (soprattutto artistica) del vetro.


Per quanto riguarda il "merletto" invece il riferimento è all'isola (o all'insieme di isole) di Burano, che ha una tradizione secolare nella creazione di merletti. 
Fonte della fotografia

Da notare il fatto che in chiusura del periodo Proust utilizzi il vocabolo "operaie", che richiama più l'idea di "fabbrica/industria" che "bottega artigianale". La lavorazione del vetro e del merletto sono due attività che fanno coesistere la componente manuale (per avere un prodotto di qualità più alta) e industriale (per soddisfare la domanda). A seconda della qualità desiderata esistono infatti pizzi, merletti e oggetti in vetro più o meno industriali che rispecchiano diverse fasce di prezzo.