venerdì 30 maggio 2014

In cucina

"Sopra la livida, brumosa luce del giorno, il cielo, che era rosa come lo sono a quell'ora nelle cucine i fornelli appena accesi..."

Marcel PROUST, Albertine scomparsa (La fuggitiva) , Capitolo 2

La bicicletta

"Come era potuta apparirmi morta se adesso, per pensare a lei, avevo a disposizione le stesse immagini che rivedevo, ora l'una ora l'altra, quando era viva: svelta e china sulla ruota mitologica della sua bicicletta.."

"... si fosse spinta più volte in bicicletta fino alla terza..."

Marcel PROUST, Albertine scomparsa (La fuggitiva) , Capitolo 1

La bicicletta, nata in Francia e figlia del velocipede, iniziò ad avere successo e a essere un bene di consumo quando le nuove tecniche permisero di sostituire i pesanti telai d'acciao con un tubolare metallico cavo. Per lo sviluppo della bicicletta fu essenziale anche l'industria dello pneumatico: le ruote rivestite di gomma dotavano il mezzo di trasporto di un maggiore ammortizzamento e ne incrementavano la sicurezza.

Le carrozze, lusso e comodità



"...sino al desiderio di stupire un'orgogliosa cassiera fermandosi davanti a lei, una sera, in una carrozza sontuosa..."
(Capitolo Secondo)

"...l'amico che così poco tempo prima s'era seduto sullo strapuntino della carrozza perchè io stessi più comodo sul fondo"
(Capitolo Quarto)

Sorgente immagine: http://mdsnetwork.altervista.org/viaggi-letterari-cavalli-carrozze-automobili/


sabato 17 maggio 2014

Mezzi di trasporto

"Saint-Loup rifiutò di prendere un fiacre*, e vidi che aveva conservato un biglietto circolare del tram."

Marcel PROUST, Albertine scomparsa (La fuggitiva) , Capitolo 4

 
  *fiacrefàkr› s. m., fr. [dal nome di una rimessa di Parigi, che, prima del 1650, dava a nolo carrozze per il santuario di Saint Fiacre a Meaux e aveva perciò l’insegna del santo eremita]. – Vettura pubblica a cavalli, carrozza da piazza in genere (in Toscana era comune l’adattamento fiàcchere, altrove fiàcher e forme simili). 
da : Vocabolario Treccani


lunedì 12 maggio 2014

Le "piccole operaie" degli inizi del 900

" Ci trovavo più facilmente, infatti, quelle donne del popolo, fiammiferaie, infilatrici di perle, lavoranti del vetro o del merletto, piccole operaie dai grandi scialli neri a frange."

Marcel PROUST, Albertine scomparsa (La fuggitiva) , Capitolo 3

In questo passo del capitolo "Il soggiorno a Venezia" Marcel Proust descrive le principali occupazioni e i lavori delle donne del popolo, comunicando al lettore quelle che di fatto sono tra le più note attività manifatturiere della laguna di Venezia. Infatti vi è accenno alle perle e alla manipolazione del vetro: l'isola di Murano è nota internazionalmente come la "patria" della lavorazione (soprattutto artistica) del vetro.


Per quanto riguarda il "merletto" invece il riferimento è all'isola (o all'insieme di isole) di Burano, che ha una tradizione secolare nella creazione di merletti. 
Fonte della fotografia

Da notare il fatto che in chiusura del periodo Proust utilizzi il vocabolo "operaie", che richiama più l'idea di "fabbrica/industria" che "bottega artigianale". La lavorazione del vetro e del merletto sono due attività che fanno coesistere la componente manuale (per avere un prodotto di qualità più alta) e industriale (per soddisfare la domanda). A seconda della qualità desiderata esistono infatti pizzi, merletti e oggetti in vetro più o meno industriali che rispecchiano diverse fasce di prezzo.

lunedì 5 maggio 2014

Gli ascensori

"...il cameriere avrebbe voluto sapere come comportarsi riguardo a quel tavolo, e stava per mandare il ragazzo dell’ascensore a informarsi al piano quando, prima che ne avesse avuto il tempo, gli arrivò la risposta..."


Marcel PROUST, Albertine scomparsa (La fuggitiva) , Capitolo 3


Curiosità sugli ascensori nella storia

  • Una delle prime situazioni in cui si è sentita la necessità di una attrezzatura idonea a trasportare in verticale uomini e materiali è quella delle miniere. Sono dell'inizio del XIX secolo i primi studi per dotare quei primitivi apparecchi di un motore a vapore che sostituisse l'energia umana.
  • Il primo brevetto di un sistema di sicurezza fu dell'inventore americano, Elisha Otis, che nel 1853 depositò il brevetto di un sistema di sicurezza paracadute, destinato ad impedire la caduta violenta della cabina in caso di guasti o rotture ai cavi.
  • Una delle prime spettacolari applicazioni della nuova invenzione è quella vista nel 1889 in Francia in occasione della presentazione della Tour Eiffel a Parigi.
Tratto da Wikipedia 

sabato 3 maggio 2014

Venezia: La gondola come carrozza galleggiante



"come avremmo fatto a Parigi sui boulevards, ai Champs-Élysées, al Bois, in qualsiasi grande viale alla moda, incrociavamo in mezzo al luminoso pulviscolo della sera le donne più eleganti, quasi tutte straniere, che mollemente appoggiate ai cuscini della loro carrozza galleggiante* facevano la fila, si fermavano davanti a un palazzo..."
 Marcel PROUST, Albertine scomparsa (La fuggitiva) , Capitolo 3 (Il soggiorno a Venezia)


*Nota: La gondola è il mezzo di trasporto Veneziano per eccellenza. Questa imbarcazione era già presente prima del XVI secolo, ma con il tempo sono state effettuate modifiche per migliorarne la stabilità e la manovrabilità.  Le famiglie nobili degli inizi del 900 possedevano una o più gondole personali e le utilizzavano per le "passeggiate" lungo le calli e per il trasporto fine a se stesso.


Le gondole appaiono più volte durante lo svolgimento del terzo capitolo, con suggestive descrizioni del paesaggio Veneziano:


"La mia gondola seguiva i piccoli canali; come se la mano misteriosa di un genio m'avesse condotto per il labirinto di questa città d'Oriente.."

"...non senza sobbalzare come sulla cresta di un' onda turchina al sommuoversi dell'acqua scintillante e ombrosa, sbalordita d'esser compressa fra la gondola danzante e l'echeggiante marmo."