E' lo stesso autore a darci indicazioni sugli avvenimenti storici che avvengono sullo sfondo di Albertine Scomparsa.
"Ma era il momento in cui da strascichi dell’affare Dreyfus era nato un movimento antisemita parallelo a una più abbondante penetrazione della buona società da parte degli israeliti. I politici non avevano avuto torto quando avevano pensato che la scoperta dell’errore giudiziario avrebbe assestato un colpo all’antisemitismo. Ma, almeno provvisoriamente, un certo antisemitismo mondano ne era stato invece accresciuto ed esasperato."
Marcel PROUST, Albertine scomparsa (La fuggitiva) , Capitolo 2
La vicenda del capitano d'artiglieria dell'esercito francese Alfred Dreyfus ebbe inizio nel 1894, con la scoperta di un biglietto anonimo e non datato in cui un ufficiale di stato maggiore francese comunicava a M. von Schwartzkoppen, addetto militare dell'ambasciata tedesca di Parigi, un elenco di documenti da inviare, relativi all'organizzazione militare francese. L'elenco era stato trovato, in mille pezzi, dentro il cestino della carta straccia da una donna delle pulizie in servizio presso l'ambasciata tedesca (in realtà agente del controspionaggio francese). La donna fece pervenire il biglietto al maggiore H.J. Henry.
Ovviamente non si poteva pensare di trovare un "traditore" tra gli ufficiali dello stato maggiore, ch'era una casta rigidamente selezionata (di origine prevalentemente nobiliare). Si pensò quindi che il "colpevole" potesse annidarsi fra i giovani ufficiali che svolgevano il loro tirocinio presso lo stato maggiore e fra questi spiccò subito un nome che nobile non era, ma suonava piuttosto come ebreo e come tedesco: Alfred Dreyfus (egli infatti era di origine alsaziana).
Dreyfus venne accusato di spionaggio a favore dell' Impero Tedesco e fu convocato per un'ispezione generale il 13 ottobre 1894. Fu in seguito arrestato il 15 ottobre dello stesso anno.
Per l'occasione Emile Zola pubblicò sul giornale L'aurore la nora lettera aperta "J'accuse", in cui denuncia le irregolarità commesse nel processo contro Dreyfus.
L'epilogo della vicenda giudiziaria avvenne dopo un processo svoltosi a porte chiuse tra il 19 e il 22 dicembre, in cui fu degradato e condannato ai lavori forzati. La cerimonia di degradazione viene attuata il 5 gennaio 1895 nel cortile della Scuola Militare: a Dreyfus vengono strappati i gradi e gli viene spezzata la spada di ordinanza, nonostante si dichiarasse innocente e patriota.
Nel 1898 Ferdinand Walsin Esterhazy venne allontanato dall'Esercito e confessò di aver contraffatto i documenti del caso per ordini superiori. Dopo un ulteriore processo militare a Rennes Dreyfus fu condannato a dieci anni per l'accusa di tradimento con attenuanti. In realtà, nel corso del processo era stata ampiamente dimostrata l'infondatezza delle accuse contro di lui, ma la Corte Militare subì forti pressioni dallo Stato Maggiore affiché non annullasse la condanna precedente.
Per risolvere la palese ingiustizia, che creò forti moti di protesta nell'opinione pubblica, il Presidente del Consiglio propose a Dreyfus l'escamotage della presentazione della domanda di grazia (che implicava però un riconoscimento di colpevolezza, nel caso in specie assolutamente infondato). Per tacitare la querelle, che tra molte tensioni politiche e sociali si trascinava ormai da lunghi anni, Dreyfus ed i suoi avvocati accettarono.
Nel settembre 1899 Dreyfus fu graziato dal Presidente della Repubblica Émile Loubet, venendo però pienamente riabilitato solo nel 1906. L'ingiusto, mancato computo nella sua carriera dei 5 anni passati senza colpe all'Isola del Diavolo gli avrebbe impedito l'accesso al ruolo dei gradi di Generale, ed anche per questo Dreyfus si congedo' dall'esercito nel 1907.
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