"Sopra la livida, brumosa luce del giorno, il cielo, che era rosa come lo sono a quell'ora nelle cucine i fornelli appena accesi..."
Marcel PROUST, Albertine scomparsa (La fuggitiva) , Capitolo 2
"Sopra la livida, brumosa luce del giorno, il cielo, che era rosa come lo sono a quell'ora nelle cucine i fornelli appena accesi..."
"Come era potuta apparirmi morta se adesso, per pensare a lei, avevo a disposizione le stesse immagini che rivedevo, ora l'una ora l'altra, quando era viva: svelta e china sulla ruota mitologica della sua bicicletta.."
"... si fosse spinta più volte in bicicletta fino alla terza..."
"...sino al desiderio di stupire un'orgogliosa cassiera fermandosi davanti a lei, una sera, in una carrozza sontuosa..."(Capitolo Secondo)
"...l'amico che così poco tempo prima s'era seduto sullo strapuntino della carrozza perchè io stessi più comodo sul fondo"(Capitolo Quarto)
"Saint-Loup rifiutò di prendere un fiacre*, e vidi che aveva conservato un biglietto circolare del tram."
" Ci trovavo più facilmente, infatti, quelle donne del popolo, fiammiferaie, infilatrici di perle, lavoranti del vetro o del merletto, piccole operaie dai grandi scialli neri a frange."
"...il cameriere avrebbe voluto sapere come comportarsi riguardo a quel tavolo, e stava per mandare il ragazzo dell’ascensore a informarsi al piano quando, prima che ne avesse avuto il tempo, gli arrivò la risposta..."
Marcel PROUST, Albertine scomparsa (La fuggitiva) , Capitolo 3 (Il soggiorno a Venezia)"come avremmo fatto a Parigi sui boulevards, ai Champs-Élysées, al Bois, in qualsiasi grande viale alla moda, incrociavamo in mezzo al luminoso pulviscolo della sera le donne più eleganti, quasi tutte straniere, che mollemente appoggiate ai cuscini della loro carrozza galleggiante* facevano la fila, si fermavano davanti a un palazzo..."
"La mia gondola seguiva i piccoli canali; come se la mano misteriosa di un genio m'avesse condotto per il labirinto di questa città d'Oriente.."
"...non senza sobbalzare come sulla cresta di un' onda turchina al sommuoversi dell'acqua scintillante e ombrosa, sbalordita d'esser compressa fra la gondola danzante e l'echeggiante marmo."